Poste: azioni in Borsa sui nuovi massimi storici

Poste Italiane ha raggiunto i massimi storici in Borsa, secondo quando trapelato nel giorno della diffusione dei conti 2018. Scopriamo tutti i dettagli in questa guida dedicata.

Poste Italiane: risultati record ai massimi storici

Con conti oltre le aspettative, il gruppo postale segna un rialzo netto dell’1,08% piazzandosi ad 8,45 euro.

Nulla di sorprendente, secondo Matteo Del Fante, Amministratore delegato e Direttore generale di Poste Italiane, che ritiene i risultati ottenuti indice di conseguimento degli obiettivi fissati dal piano generale.

L’utile netto si conferma così pari a 1,1 miliardi con ricavi pari ad 11 miliardi.

Stesso discorso per quanto concerne la politica dei costi che ha totalizzato sull’utile operativo un risultato di ben 1,6 miliardi ed un margine operativo netto pari al 15%.

Tali risultati sono il prodotto di un aumento generale dell’utile operativo in tutti i settori ed alla nuova politica dei dividendi attuata dal gruppo postale.

L’aumento del dividendo sino 5% per azione rispetto agli anni precedenti tenderà a produrre gli stessi risultati anche per tutto il 2019.

Nella giornata dell’intraday Poste Italiane ha superato il massimo storico riferito all‘ottobre 2015 che vedeva un valore per azione di 8,45 euro.

Un risultato raggiunto in maniera estremamente veloce, sempre secondo De Fante, che in soli 12 mesi ha registrato un aumento dell’utile netto di 1,3999 miliardi con previsioni superiori all’1,29999 stimato in precedenza.

Rispetto al 2017 in cui erano stati registrati 689 milioni, la crescita ha avuto dei risultati sorprendenti che tenderanno a stabilizzarsi nel corso del seguente anno.

Previsioni performances economiche Gruppo Poste Italiane S.p.A.

Per quest’anno Poste Italiane ha dichiarato, secondo le proprie previsioni, di raggiungere l’utile netto ad 1,1 miliardi ed i profitti in crescita ad 11 miliardi di euro.

A completare il quadro sussistono anche i ricavi derivanti dal settore carte (oltre il 25%) e da tutte le altre attività che produrranno una crescita di ben 700.000 milioni con valore del 14% in più rispetto al 2017.

Durante il Capital Market Day a Londra, Del Fante ha espresso che il raggiungimento di tali obiettivi ha superato addirittura i target previsti, che saranno ampiamente riconfermati per il 2022.

Tali target sono sufficientemente esplicati dal Deliver 2022, il piano generale che prevede un aumento annuo del 10% ed una crescita superiore al 13% per l’utile netto.

Tutto ciò concorre alla formulazione di previsioni estremamente positive per quanto riguarda il futuro del titolo, secondo Banca Imi, che preferisce non sbilanciarsi e lasciare invariato il proprio giudizio con un target price di 9 euro.

Alla domanda posta a Matteo Del Fante sulla possibilità di rivedere i propri target, egli ha prontamente risposto che Poste Italiane sarà pronta in futuro a rivedere il suo piano di orientamento e ad assecondare le nuove esigenze di mercato qualora fosse necessario.

Nel frattempo, il gruppo postale si gode la sua crescita a doppia cifra esaminando quanto in un singolo anno l’E-commerce sia cresciuto su tutto il territorio italiano.

Un risultato importante visti anche i pesanti oneri di ristrutturazione destinati alla gestione del personale che si sono rivelati più ingenti del previsto.

Gli obiettivi futuri profilati nel discorso del CEO di Poste Italiane riguardano la necessità di anticipare le esigenze dei propri clienti sino alla creazione di nuove modalità di attuazione che sfruttino la già avanzata trasformazione della rete.

L’analisi rivolta agli e-shopper nazionali dimostra come già dai prossimi anni le soluzioni adottate avranno un carattere maggiormente sostenibile, personalizzabile e di facile monitoraggio attraverso l’ausilio di strumenti come smartphone, tablet ed app specializzate.

La trasformazione digitale dovrebbe permettere il raggiungimento dell’obiettivo stimato per la spedizione di oltre 100 milioni di pacchi l’anno.

In generale, le attività finanziarie hanno mostrato una crescita di oltre 4 miliardi stimati alla fine di dicembre 2017, raggiungendo un aumento delle attività finanziare totali di 514 miliardi già a fine 2018.

Una crescita esponenziale che ha visto come protagonisti i ricavi della sezione retail di oltre 3,5 miliardi raggiunti, malgrado il contesto estremamente volubile.

Per il 2019 sembrano confermarsi le previsioni sulla stabilità del gruppo postale che ha visto, nel corso del 2017, una perdita di ben 35 milioni solo nel quarto trimestre ed un arresto dell’utile netto pari a 343 milioni.

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