Facebook, utili e ricavi trimestrali record nel primo 2018
Facebook ha chiuso il primo trimestre del 2018 con ricavi e utili netti in forte crescita. Il social network guidato da Mark Zuckerberg ha superato brillantemente sia lo scandalo Cambridge Analytica che le attese degli analisti. A preoccupare però il management della società il calo del numero di utenti registrato negli Stati Uniti ed in Canada.
Facebook risultati primo trimestre 2018
Facebook ha archiviato il primo trimestre del 2018 con ricavi in progresso del 49 per cento a quota 11,97 miliardi di dollari rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio, superando le previsioni del mercato ferme a 11,41 miliardi di dollari. L’utile netto del social network fondato da Mark Zuckerberg è aumentato del 63 per cento, passando da 2,06 miliardi a 4,99 miliardi di dollari. L’utile per azione è salito così a 1,69 dollari a fronte di stime di mercato ferme a 1,35 dollari.
I ricavi pubblicitari sono cresciuti del 50 per cento a quota 11,8 miliardi di dollari, evidenziando un giro d’affari per il 91 per cento proveniente da mobile, in ulteriore rialzo rispetto ad una quota dell’85 per cento registrata nei primi tre mesi del precedente esercizio.
Nel dettaglio, i ricavi pubblicitari hanno beneficiato soprattutto degli ottimi risultati derivanti dai contenuti video. Le spese in conto capitale per il gruppo sono risultate in linea con quanto registrato negli ultimi esercizi, pari a 2,81 miliardi di dollari.
Facebook, utenti in calo nel Nord America
Nel primo trimestre dell’anno gli utenti attivi mensili di Facebook sono aumentati del 13 per cento a 2,2 miliardi. Un identico incremento è stato registrato nel periodo in esame per gli utenti quotidiani a 1,45 miliardi.
In negativo al riguardo i risultati provenienti da Stati Uniti e Canada, i mercati più importanti dal punto di vista economico-finanziario per il colosso hi tech. Gli utenti quotidiani sono infatti diminuiti di ben 700.000 unità .
Per il momento la società non ha comunque risentito dello scandalo dell’uso improprio dei dati personali di milioni di utenti da parte della società Cambridge Analytic, partner della stessa Facebook, venuto alla luce i primi di marzo. Gli effetti, secondo gli analisti, dovrebbero incidere maggiormente sul trimestre in corso.
Per il secondo periodo dell’anno che terminerà a fine giugno, si attende infatti una crescita praticamente nulla o negativa degli utenti.
Il titolo Facebook ha chiuso l’ultima seduta in Borsa al Nasdaq in lieve calo a quota 159,69 dollari.