L’ultimo statement della Fed continua a portare il dollaro in alto
Facciamo il punto su cosa è successo in USA tra Fed, Tassi d’Interesse e USD
Un dollaro molto forte ha permesso di mettere moltissima pressione all’euro e ai mercati dell’oro durante la sessione di giovedì 30 Luglio. Il movimento che i mercati hanno intrapreso a fronte della decisione della Fed, che è stata interpretata dai molti, come un Fed molto hawkish (quindi tendente ad innalzare il valore dei tassi d’interesse), ha permesso al dollaro statunitense di fare degli ottimi guadagni contro euro e sterlina, ma anche in tutte le altre valute, che al momento sono messe tremendamente sotto pressione dal “greenback”.
Chi, ad inizio settimana, ha deciso di investire sul dollaro, ne starà sicuramente adesso traendo giovamento, facendo ottimi profitti.
Ma torniamo indietro a quello che è successo mercoledì, ovvero il giorno in cui la Federal Reserve ha rilasciato i tassi d’interesse vicini allo zero, ma ha offerto molti indizi agli investitori che siamo molto vicini a vedere un miglioramento nel mercato del lavoro (che in america, sta già andando molto bene), e grazie a questo grande miglioramento, già da settembre ci potrebbe essere un innalzamento dei tassi.
Dei tassi d’interesse “pompati”, permetteranno al dollaro di aumentare la sua domanda, che potrebbe senza dubbio mettere forte pressione al valore delle altre valute e delle materie prime. Ricordiamo infatti che materie prime come Argento, Oro etc, sono valutate in dollari, e quindi se il dollaro aumenta di valore, questi beni non faranno altro che scendere di valore.
EUR/USD sotto pressione, come previsto
Come previsto la coppia EUR / USD è stata sotto pressione a causa della divergenza tra la politica monetaria della Fed e la politica monetaria della Banca centrale europea. La Fed è su un percorso molto deciso per stringere la quantità di dollari presenti nell’economia, mentre la BCE, solo quattro mesi fa, ha attuato un programma di alleggerimento quantitativo.
Le notizie macroeconomiche europee rispettano le aspettative
In altre notizie, il CPI tedesco preliminare è uscito come previsto a 0.2%. Il Flash CPI spagnolo e il PIL Flash hanno soddisfatto le aspettative. Il tasso di disoccupazione tedesco è di 9K contro la stima di -5K.
GBP/USD, forse la coppia meno impattata dalla forza del dollaro
Nonostante il forte dollaro USA e un potenziale pattern tecnico ribassista sul grafico, la sterlina britannica ha continuato a trovare supporto durante la giornata di giovedì. La forza attuale del mercato è stata fornita da un rialzo dei tassi atteso dalla Banca d’Inghilterra entro i prossimi sei mesi.
A sostenere la nozione di tassi di interesse più elevati, è la notizia uscita all’inizio della settimana, che afferma che l’economia britannica è cresciuta a un ritmo dello 0,7% nell’ultimo trimestre.